Chi è l’incaricato alle vendite
Informazioni per una guida completa
L’incaricato alle vendite o networker
L’incaricato alle vendite detto anche Networker è la persona che, per conto dell’Azienda che lo ha autorizzato, promuove i suoi prodotti o servizi a privati consumatori e quando questi li acquistano riceve delle provvigioni.
Al giorno d’oggi la raccolta degli ordini di acquisto non avviene più di persona, porta a porta, ma attraverso il web:
Infatti l’Azienda fornisce al suo incaricato alle vendite, detto anche Networker, un vero e proprio sito di ecommerce con il nome dell’incaricato, nel quale i consumatori possono fare gli acquisti.
Pagando online, direttamente all’azienda che si occupa di spedire i prodotti, proprio come fa Amazon.
Su questi acquisti l’incaricato riceve ogni settimana, provvigioni che variano dal 15% fino al 58%.
Queste sono le PROVVIGIONI PERSONALI.
Ma l’incaricato alle vendite/networker può ricevere ogni settimana anche un secondo tipo di provvigioni, le PROVVOGIONI DI GRUPPO.
Infatti, l’incaricato/networker può trovare sul web, o tra i suoi clienti personali, altre persone che vogliono fare la sua stessa attività e può iscriverli, come incaricati alle vendite, nel suo gruppo.
Gli insegna come promuovere i prodotti, ad esempio sui social, e come ha iniziato a guadagnare lui stesso, con la sua personale esperienza.
Come premio, ogni settimana, l‘Azienda gli paga delle provvigioni extra in base al fatturato del suo gruppo.
Queste sono le provvigioni di gruppo!
Per questo si chiama Networking perchè ogni incaricato alle vendite, oltre a vendere personalmente i prodotti, può crearsi un network ovvero un gruppo di incaricati collegato a lui.
Diventa un Networker, perchè lavora in gruppo.
Diventa un Leader perchè insegna agli alti incaricati il suo metodo di lavoro, e li aiuta a guadagnare.
E oltre alle sue provvigioni personali riceve quelle di gruppo come premio per aver aiutato i suoi Networker a crescere e a guadagnare di più.
Ed i profitti che l’Azienda ha guadagnato in più, grazie al lavoro del Leader e di tutto il suo gruppo, è ben felice di redistribuirli a loro aumentandogli le provvigioni, facendoli salire di livello.
Ma se hai letto questa pagina fino a questo punto avrai molte domande, giusto?
Io, con 25 anni di esperienze di successo nelle mie aziende di Web Marketing, e come Senior Manager in multinazionali di Networking, posso risponderti a tutto, perchè ci sono passato personalmente!
Ma prima ascoltami, le parole Networker o Distributore che io utilizzo si riferiscono sempre alla figura professionale dell’incaricato alle vendite, definita dalla legge che inoltre attribuisce una serie di vantaggi e benefici fiscali solo per la nostra categoria!
Per comodità e per abitudine nel nostro settore, ed in tutto questo sito, noi ci definiamo Networker o Distributori, ma dal punto di vista giuridico e fiscale noi siamo sempre e soltanto degli Incaricati alle vendite Chiaro?
Tutte le aziende hanno incaricati alle vendite?
Nò, la maggior parte preferiscono vendere i loro prodotti attraverso altri canali come la pubblicità, la Grande distribuzione (supermercati), rappresentanti ciè agenti di commercio, o molti altri canali
E allora perchè alcune aziende decidono di vendere i loro prodotti soltanto attraverso incaricati alle vendite?
Ogni azienda che produce prodotti o servizi ha solo due modi per venderli al pubblico:
1 – Attraverso la classica filiera di distribuzione:
azienda produttrice > importatore o grossista > investire forti somme in pubblicità, in TV, online, sui giornali > distribuzione a supermercati o negozi > cliente finale.
Tutta questa forma di distribuzione dei prodotti prevede forti spese e in ogni passagio il prezzo del prodotto aumenta fino al prezzo che troviamo in negozio o al supermercato.
2 – Attraverso la vendita diretta:
Il cliente acquista direttamente dal produttore, saltando tutti i passaggi intermedi.
La vendita diretta avviene nelle fiere, attraverso cataloghi cartacei, è utilizzata da molti siti di ecommerce, o attraverso il networking (network marketing) cioè attraverso noi networker.
Perchè queste aziende di vendita diretta, scelgono il Networking, cioè vendono solo ed esclusivamente utilizzando i Networker?
La risposta è molto interessante e dipende da un’uica cosa.
I prodotti di altissima qualità che vendono queste aziende hanno bisogno di essere spiegati e presentati al pubblico perchè sono molto particolari.
Nascono da studi e ricerche molto approfondite e quasi sempre hanno dei benefici che sono decisamente superiori a prodotti simili da supermencato o negozio.
Ed è per questo che hanno dei prezzi superiori che vanno spiegati e giustificati al pubblico
Nascono da anni di ricerche e producono effetti così superiori agli altri prodottti che non possono essere venduti su uno scaffali di un supermercato o in una vetrina din un negozio.
Ma chi entra in un gruppo deve pagare il leader?
Assolutamnete no, per diventare incaricato alle vendite/networker in alcune aziende il costo è zero.
Nella maggior parte per ricevere il tuo codice ed il tuo tesserinodevi acquistare, per provarne tu stesso la validità, un minimo
E può seguire un suo personale modo, orario su come e quando gestire la sua attivita?
Sì, è esattamente così ogni incaricato alle vendite è totalmente indipendente, non ha nessun obbligo di acquistare prodotti, può gestire il suo tempo e lavorare quando vuole e dove vuole, può promuovere i prodotti come vuole, di perosna, utilizzando il web, i social
E’ libero di fare o non fare l’attività, l’azienda ed il leader del suo gruppo non gli chiederanno mai nienete, è libero da ogni obbligo o obbiettivo da raggiungere.
.inizia a lavorare con l’azienda perchè viene iscritto da un’altro incaricato seguire il suo metodo di lavoro?
questo gruppo quindi lui gliinsegna a conoscere i prodotti e come promuoverli via web
L’incaricato alle vendite può ricevere dall’Azienda ogni mese due provvigioni distinte:
1 – Le provvigioni per glio ordini personali, ovvero gli ornidi di acquisto che ha raccolto
Inoltre, oltre a ricevere con un regolare contratto, viene autorizzata da un’Azienda di Networking la raccolta di ordinativi di acquisto presso privati consumatori per conto di un’impresa che esercita la vendita diretta a domicilio”.
Usufruisce di una serie di vantaggi tra i quali una tassazione agevolata e la sua figura è riconosciuta e disciplinata dalla Legge italiana n. 173/2005
Quindi è la persona che promuove i prodotti o i servizi di un’azienda e che riceve in cambio delle provvigioni, per ogni acquisto effettuato dai propri clienti.
E’ un’attività assolutamente legale, disciplinata dalla legge italiana n. 173/2005.
Sei totalmente indipendente, e al tempo stesso hai un’azienda che investe in ricerca e sviluppo per offrirti prodotti al top di gamma.
L’incaricato alla vendita diretta è la persona incaricata esclusivamente di promuovere i prodotti e raccogliere gli ordini presso i consumatori finali.
L’attività di vendita diretta, vera e propria, viene svolta dall’azienda mandante.
👉 Scopri perché gli incaricati alle vendite pagano meno tasse di tutti
👉 Come scegliere l’azienda di network marketing giusta per te
→ Vedi tutti gli approfondimenti disponibili
Infatti l’azienda, ricevuti gli ordini raccolti dall’incaricato presso i consumatori finali, si occupa di tutte le attività di vendita quali spedizione del prodotto, gestione del magazzino, gestione dei resi, ricevimento dei pagamenti relativi agli ordini, e molte altre attività.
Una delle prime caratteristiche di questa attività è che di solito è svolta in modo autonomo ed indipendente.
Tra l’incaricato alle vendite e l’azienda mandante non vi è un vincolo di subordinazione, ovvero l’incaricato non è un dipendente dell’azienda ma agisce in modo indipendente.
Come vedremo in seguito, può anche promuovere i prodotti di più aziende contemporaneamente, salvo eventuali incompatibilità dichiarate nel contratto che egli deve sottoscrivere con ciascuna azienda con cui vuole collaborare.
Vantaggi principali
Nessuna iscrizione ad Albo o Ruolo
Fiscalità agevolata: Ritenuta d’imposta definitiva del 23% sul 78% delle provvigioni ovvero il 17,94%
Nessuna presentazione Mod.Unico. Le provvigioni non rientrano nella dichiarazione dei redditi!
Nessun contributoENASARCO
Nessun contributo FIR
Provvigioni Dirette sugli ordini dei clienti personali
Provvigioni Indirette sugli ordini dei clienti degli incaricati reclutati (solo per il Networker)
Partita IVA non obbligatoria per provvigioni annuali lorde inferiori a € 6.410 iva compresa (Euro 5.000,00 netti)
Iscrizione INPS non obbligatoria per provvigioni annuali lorde inferiori a € 6.410 iva compresa (Euro 5.000,00 netti)
Nessuna iscrizione INAIL
Nessuna vidimazione registri
Soggetto studi di settore Nò (Esclusi)
Nessun versamento IRAP (Non soggetti)
Nessuna dichiarazione IRAP (Adempimento Escluso)
Cos’è la vendita diretta?
La vendita diretta è una particolare forma di distribuzione dei prodotti che adottano alcune aziende, che consiste nel fornire al consumatore finale il prodotto direttamente dall’azienda produttrice, senza alcun passaggio intermedio.
Infatti nel mondo del commercio esistono due forme con le quali le aziende possono distribuire i propri prodotti, ovvero farli arrivare ai consumatori finali, e sono:
1- Distribuzione diretta:
Quando i prodotti sono trasferiti in modo diretto dal produttore al consumatore, ad esempio nel caso di aziende che inviano cataloghi a domicilio, che effettuano Televendite, o che utilizzano il network marketing.
2- Distribuzione indiretta:
Quando l’azienda per trasferire i propri prodotti si avvale di intermediari commerciali giuridicamente autonomi, quali grossiti e dettaglianti.Ciò avviene nella distribuzione al dettaglio, effettuata sia da aziende della grande distribuzione organizzata – GDO (supermercati, centri commerciali e grandi magazzini) che da aziende della piccola distribuzione (negozi, singoli punti vendita), e anche nella distribuzione all’ingrosso (cash & carry).
Il rapporto con l’azienda mandante
Ricordiamo innanzitutto che l’attività dell’incaricato alle vendite è una forma di commercio, nella quale una persona viene incaricata da un azienda mandante, mediante una lettera di incarico, di poter raccogliere ordinativi di acquisto presso privati consumatori, e ricevendo per questo delle provvigioni.
L’incaricato può esercitare la sua attività con o senza vincolo di subordinazione, ma solitamente non ha un vincolo di subordinazione con l’azienda mandante, ovvero non è un suo dipendente, ma è un lavoratore autonomo.
Inoltre può esercitare la sua attività con o senza un contratto di agenzia con l’azienda mandante (attenzione: se esercita con un contratto di agenzia si perdono i vantaggi fiscali dell’incaricato).
E’ libero di svolgere l’attività in maniera abituale oppure occasionale (si considera attività occasionale se le provvigioni nette nel corso di un anno non superano Euro 5.000,00).
Non ha nessun obbligo di vendere, neppure quantità minime di prodotti o servizi.
Non è mai obbligato ad acquistare i prodotti dell’azienda, ad esclusione di una minima quantità a titolo dimostrativo (campionario) quando inizia l’attività.
L’incaricato alle vendite a domicilio non può riscuotere i pagamenti o fare sconti o dilazioni sui pagamenti, salvo autorizzazione scritta da parte dell’azienda mandante.
Il tesserino di riconoscimento
Nel momento in cui viene conferito l’incarico, l’azienda mandante deve fornire all’incaricato un tesserino di riconoscimento obbligatorio, che l’incaricato deve sempre esibire quando svolge la sua attività.
L’incaricato è anche fuori dall’inquadramento degli agenti di commercio.
Il tesserino di riconoscimento contiene la fotografia dell’incaricato, i suoi dati anagrafici, indica la tipologia di prodotti che l’incaricato propone, il nome dell’azienda mandante e la firma del responsabile dell’azienda.
Il tesserino deve inoltre riportare la vidimazione annuale (solitamente un bollo adesivo che l’azienda invia all’incaricato ogni anno) che ne certifica la validità annuale.
Il tesserino dev’essere restituito o ritirato dall’azienda in caso di cessazione del rapporto o di revoca dell’incarico.
L’attività può essere svolta in modo occasionale, oppure abituale
Si considera attività occasionale se l’incaricato riceve nel corso di un anno provvigioni nette fino a 5.000 Euro
Si considera attività abituale se l’incaricato riceve nel corso di un anno provvigioni nette superiori a 5.000 Euro
Vedi approfondimento attività occasionale o abituale
Chi decide se svolgere l’attività in modo occasionale o abituale?
Lo decide esclusivamente l’incaricato, infatti egli è libero di svolgere l’attività quando e se vuole, non avendo per legge mai alcun obbligo di vendere, neppure quantità minime di prodotto, nè può mai essere obbligato a farlo dall’azienda mandante.
Cosa cambia se l’attività è svolta in modo occasionale o abituale?
Se l’attività è occasionale non si versano i contributi previdenziali INPS
Se l’attività è abituale si devono versare i contributi previdenziali INPS nella seguente misura: 2/3 dei contributi sono versati dall’azienda e 1/3 dei contributi sono versati dall’incaricato.
Se l’attività è occasionale non si versa l’Iva, non è necessario avere la partita iva, non vi è lo spesometro
Se l’attività è abituale si deve versare l’Iva, è necessario aprire una partita iva, vi è lo spesometro
Vedi approfondimento attività occasionale o abituale
L’incaricato alle vendite deve avere una partita iva?
Nò, se l’attività è svolta in modo occasionale, ma deve averla se l’attività è svolta in modo abituale. Vedi approfondimento attività occasionale o abituale
In particolare se l’attività è svolta in modo abituale è necessario aprire una partita iva come ditta individuale (non è possibile come società)
Da ricordare che gli incaricati godono di una contabilità semplificata per l’IVA
Le imposte sulle provvigioni cambiano se l’attività è svolta in modo occasionale o abituale?
Nò, in ogni caso e qualunque sia l’importo delle provvigioni maturate la tassazione agevolata, che versa sempre l’azienda a titolo di ritenuta d’imposta, è sempre del 17,94%
Gli incaricati alle vendite godono di una fiscalità agevolata?
Sì, infatti pagano di imposte il 17.94% sulle provvigioni lorde. Scopri come leggendo la pagina dedicata alla fiscalità agevolata degli incaricati alle vendite
Gli incaricati alle vendite devono presentare la dichiarazione dei redditi per le provvigioni ricevute?
Nò, come stabilito dall’art. 25 bis del DPR 29/9/1973 n. 600, gli incaricati alle vendite sono esonerati dalla compilazione della dichiarazione dei redditi per quanto riguarda le provvigioni ricevute.
Infatti tali compensi sono già tassati INTERAMENTE alla fonte, con una ritenuta d’imposta DEFINITIVA del 17,94% operata dalla azienda.
Anche se percepiscono altri redditi, in nessun caso le provvigioni faranno cumulo con essi (vedi RM 180/E del 12/7/1995)
Le principali leggi che regolamentano l’attività
Le principali leggi che regolamentano l’attività dell’incaricato alle vendite a domicilio sono:
Decreto Lgs.114/1998
D.P.R. n. 600/1973 Art.25 Bis 6’Comma
Legge 335 del 08.08.1995
Regolamento Ministeriale 180/E del 12/7/1995
E’ obbligatoria un’iscrizione ad un albo o ruolo?
Nò, non è prevista l’iscrizione ad alcun albo o ruolo e neppure l’iscrizione alla CCIAA o all’INAIL
E’ necessario aprire una partita iva ed iscriversi all’INPS?
Nò se l’attività è occasionale, ovvero se non si superano Euro 5.000 di provvigioni nette l’anno
E’ necessario aprire una partita iva ed iscriversi all’INPS soltanto se le provvigioni annuali nette superano la soglia dei 5.000 euro.
Requisiti ed impedimenti:
Non ci sono impedimenti allo svolgimento dell’attività di incaricati alle vendite a domicilio, salvo la maggiore età e l’assenza di pendenze penali
Occorre essere sempre dotati di tesserino di riconoscimento fornito dall’azienda.
L’attività si può svolgere anche qualora si sia in disoccupazione, mobilità, invalidità, cassa integrazione, anche se in questi casi, i redditi conseguiti in qualità di incaricato alle vendite, potrebbero andare a toccare eventuali diritti a prestazioni economiche.
L’attività può essere svolta come secondo lavoro?
Un lavoratore subordinato può svolgere questa attività senza restrizioni (al di fuori dell’orario lavorativo aziendale), mentre i dipendenti pubblicidevono valutare con il proprio ufficio competente la compatibilità dell’attività di incaricato alle vendite con il posto di lavoro.
I pensionati possono svolgere l’attività?
Per i pensionati, è necessario controllare i minimali di riferimento e l’incidenza delle provvigioni derivanti dall’attività di incaricato alle vendite sull’erogazione della pensione.In caso di pensione di reversibilità unita a quella personale, si può perdere la quota derivante dalla reversibilità.
Posso fare l’incaricato alle vendite per più aziende?
Sì la legge lo prevede, ma potrebbero esservi delle limitazioni dettate dalle aziende mandanti, ad esempio in caso di concorrenza tra i prodotti delle stesse.In ogni caso tutto ciò dev’essere esplicitato nella lettera di incarico o nel contratto che regola il rapporto tra azienda e incaricato.
Come è regolato il rapporto di lavoro con l’azienda mandante?
Gli incaricati ricevono una lettera di incarico per l’inquadramento societario, da parte dell’azienda mandante, oppure possono concludere con la stessa un contratto di agenzia.
Nella lettera d’incarico o nel contratto di agenzia che regola il loro rapporto, devono essere sempre specificati per iscritto diritti e obblighi ex Legge 173 del 17.08.2005
Indennità, esclusiva e preavviso di fine rapporto
Gli incaricati alle vendite dirette non ricevono indennità per la clientela, non hanno alcuna esclusiva, né un periodo di preavviso per lo scioglimento dell’incarico.Il rapporto può essere interrotto in qualunque momento sia dall’incaricato che dall’azienda, senza alcun preavviso, semplicemente inviando una raccomandata con avviso di ricevimento.
Gli incaricati possono ricevere una retribuzione fissa o uno stipendio fisso?
Nò, la loro retribuzione è in forma di provvigione, quindi può essere ogni mese variabile, ma che non può comunque mai essere una retribuzione fissa.
È utile ricordare però come possano essere riconosciuti dall’azienda, premi di produttività e incentivi per il raggiungimento di obiettivi di vendita.
Sono assoggettati ai regimi dei minimi?
Non sono assoggettati ai regimi dei minimi, non hanno bisogno di vidimazione dei registri.
Devono svolgere la comunicazione IVA CEE?
Devono svolgere la comunicazione IVA CEE solo se l’attività è abituale e con provvigioni oltre i 25.000 euro
Sono assoggettati agli studi di settore?
Nò, gli incaricati non sono assoggettati agli studi di settore
Sono assoggettati all’IRAP?
Nò, gli incaricati non pagano l’IRAP ma non godono di detrazioni IRPEF, inoltre dovrebbero evitare detrazioni IVA.
Devono versare i contributi previdenziali?
Soltanto se l’attività è abituale ( se superano i 6.410 euro di provvigioni lorde nell’anno solare) versano i contributi INPS del 32.72% (ridotta al 24% se si ha già una posizione INPS aperta) calcolati sul 78% delle provvigioni.
I contributi vengono versati per 2/3 dall’azienda mandante e per 1/3 dall’incaricato.
Vedi INPS incaricati alle vendite
Detrazione fiscale del coniuge a carico e contributi ENASARCO
Godono della detrazione fiscale del coniuge a carico e non devono pagare alcun contributo ENASARCO
Gli incaricati alle vendite quindi non sono soggetti al limite dei 2.840,51 euro per quanto riguarda le provvigioni ottenute, restando a carico del coniuge e beneficiando della detrazione fiscale, sempre che non abbiano altri redditi che invece superano i 2.840,51
Vedi detrazioni fiscali coniuge e assegni
📚 Approfondimenti sull’incaricato alle vendite
Come funziona il piano compensi?
Scopri in modo semplice e chiaro come guadagna davvero un incaricato alle vendite.
Scopri di piùAspetti legali del contratto
Tutto quello che devi sapere su obblighi, tutele e regole dell’incarico.
Scopri di piùCome scegliere l’azienda giusta
3 criteri fondamentali per valutare un’azienda di network marketing seriamente.
Scopri di piùStatistiche e dati del settore
Quanto vale il mercato della vendita diretta oggi in Italia e nel mondo?
Scopri di piùFiscalità agevolata
Gli incaricati alle vendite hanno uno dei regimi fiscali più vantaggiosi in Italia. Ecco perché.
Scopri di più