Incaricato alle vendite e Regime forfettario
Compatibilità tra incaricato alle vendite e attività in Regime forfettario
La domanda che molti incaricati alle vendite si pongono è se l’attività di imprenditore o di lavoratore autonomo che ha aderito, dal 1° gennaio 2019, al regime forfettario sia compatibile con l’attività di Incaricato alle Vendite a Domicilio.
Secondo l’attuale orientamento dell’Agenzia delle Entrate per casi analoghi, possiamo oggi confermare che non sussiste alcuna incompatibilità tra il regime forfettario e l’attività di Incaricato alle Vendite a Domicilio, purchè quest’ultima sia esercitata in forma occasionale.
Ricordiamo che fino a euro 6.410,00 di provvigioni lorde annue, l’attività di Incaricato alle Vendite a Domicilio può essere qualificata “occasionale” ma al superamento di tale soglia viene considerata attività “abituale” e impone l’apertura del numero di partita IVA.
Al verificarsi di quest’ultima condizione, l’attività di Incaricato alle Vendite a Domicilio diventa incompatibile con le attività, di lavoro autonomo o di impresa, in regime forfettario.
Le persone fisiche, in possesso di partita IVA in regime forfettario, potranno pertanto svolgere l’attività di Incaricato alle Vendite a Domicilio in forma occasionale in quanto, generando reddito “diverso”, non produce alcuna incompatibilità con l’abituale svolgimento di attività di lavoro autonomo o di impresa.
L’incaricato alle vendite può usufruire del regime forfettario?
L’incaricato alle vendite usufruisce già di un regime fiscale agevolato, come disciplinato dalla legge 173/2005, che corrisponde ad un’aliquota del 17,94%
Quindi usufruendo già di una sorta di “flat tax” non può usufruire di un’ulteriore fiscalità agevolata e quindi non può aderire al regime forfettario, anche detto regime dei minimi.