L’agente con deposito
Si tratta di una forma particolare di rapporto tra agente/rappresentante ed azienda preponente, dove, oltre a esistere un contratto di agenzia, se ne aggiunge anche uno di deposito, regolato dagli artt. 1762-1782 del codice civile, utile a rendere più efficiente la gestione logistica delle merci.
In sostanza, l’agente gestisce delle merci dell’azienda in modo da migliorare il rapporto commerciale con i clienti, ottenendo in questo senso forniture tempestive e puntuali, le quali giovano senz’ombra di dubbio allo sviluppo dell’attività commerciale.
L’agente/rappresentante si occupa di custodire, senza potersene servire autonomamente, le merci affidategli dall’azienda preponente. Dal canto suo, l’azienda rimborsa le spese (pattuendo un compenso indipendente dalle provvigioni) e risarcisce eventuali danni derivanti dalla custodia.
Data la natura accessoria, all’atto della risoluzione del rapporto di agenzia, il contratto di deposito viene a decadere. Non sempre avviene invece l’opposto: da questo punto di vista, è fondamentale che non esista una clausola in tal senso nel contratto di agenzia, che permetta la rescissione dello stesso, qualora decada il contratto di deposito.
Si tratta in definitiva di una via di mezzo tra il classico rapporto di agente e quello di distributore.